Egregio dr.ho avuto modo di leggere questa sua mail e, lavorando nel campo, volevo darle privatamente un riscontro in merito al suo suggerimento.
Innanzitutto la soluzione che lei propone fu studiata in passato, assieme a molte altre, per la sistemazione definitiva delle scorie radioattive.
Essa fu scartata per le seguenti due ragioni principali:
1) i costi elevatissimi: una missione "a perdere" di questo tipo si giustificherebbe solo con la soluzione "mondiale" del problema delle scorie suddette. Lanci ripetuti da parte di singole nazioni (ripetuti perché l'utilizzo dell'energia nucleare come fonte energetica e della radioattività in campo industriale e medico produce continuamente scorie radioattive, di singole nazioni perché ci sarebbe difficoltà a coordinare in un unico lancio le scorie di più paesi - tenendo anche conto dei problemi logistici e rischi di conferirle tutte alla base di lancio del vettore) risulterebbero economicamente insopportabili
2) i rischi: chi magari è giovane come lei non potrà ricordarsi la disgrazia dello Shuttle del 1986, quando lo stesso esplose dopo il decollo con 7 astronauti a bordo. Credo che i controlli prima del decollo siano stati accurati al massimo livello, ciò nonostante la disgrazia avvenne, a dimostrazione che il rischio zero è un'utopia che gli scienziati seri rifiutano. Se il vettore fosse stato carico di scorie radioattive "mondiali", alla tragedia aerospaziale si sarebbe aggiunto un dramma in grado di mettere a rischio la sopravvivenza della specie umana.
La soluzione è assai più banale: lo smaltimento opportuno delle scorie radioattive, in depositi di superficie o geologici a seconda del contenuto, è una soluzione definitiva, senza rischi per l'umanità e tecnologicamente risolubile.
In particolare per le scorie che suscitano maggior apprensione presso l'opinione pubblica (rischi per centinaia di migliaia di anni), la soluzione geologica è di sicura garanzia: ci sono depositi e strutture che si ha la garanzia scientifica che siano rimasti indisturbati per milioni di anni. Essi costituiscono quindi una soluzione scientificamente sicura.
Che poi sia difficile a trasmettere questo concetto all'opinione pubblica, ne siamo consapevoli.
Per quanto concerne il problema italiano e la sua soluzione troverà ulteriori elementi a questo link https://www.depositonazionale. it/.
Per lo smaltimento in genere delle scorie radioattive, la mando al sito della iaea https://www.iaea.org/ dove potrà trovare tutto il materiale esistente in merito.
Un cordiale saluto.
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